La fiera di Verona: 1650 espositori (+10% paragonato al 2015) si sono presentati; 67.000 visitatori operatori da 146 paesi
Ci ha sorpreso il nuovo logo della Marmomacc presentato durante la 51esima edizione (dal 28 settembre al 01 ottobre 2016). Perché in esso il nome del marchio ha perso la sua seconda „c“. Dall’altra il nome è stato diviso in due parti, cioé „Marmo“ e „Mac“, collegati da una „+“.
Come paragone ancora il vecchio marchio:
Il uovo design trasmette, secondo il comunicato stampa, il messaggio che la fiera lapidea di Verona è un palcoscenico per „un’industria con tanti sfaccettature“ con attività che spaziano „dai prodotti alla tecnologia fino al design. Inoltre si vuole esprimere in modo visibile che la fiera supporta il settore in modo mirato e con grande impegno nei campi della promozione e „formazione universitaria“.
Però: cambiare ortografia nel logo di un marchio è più che insolito. E‘ come se sotto il cavallino di Ferrari si scrivesse tutt’ad un tratto „Ferrary“.
La fiera ha rapportato: 1650 espositori (+10% paragonato al 2015) si sono presentati; 67.000 visitatori operatori da 146 paesi hanno guardato gli stand. Per la prima volta c’erano degli espositori dall’Angola, Afghanistan e Indonesia sono tornati al evento del settore più importante del mondo occidentale.
Come di consueto c’era un ricco programma complementare, del quale vogliamo indicare solo alcune delle manifestazioni:
* l‘„Italian Stone Theatre“ in padiglione 1 lo abbiamo già presentato (link vedi sotto);
* nuovi erano le manifestazioni per architetti e la discussione convegno „The Future of Design: Materials, Sustainability and Context“ in cooperazione con la rivista Architectural Record; Abalo Alonso Arquitectos, Kaan Architecten e Maroun Lahoud Architecte sono stato scelto come candidati per l’Archmarathon Stone Award 2018 (1, 2);
* una novità era anche l‘Icon Award: tra gli oggetti presentati in padiglione 1 (New Marble Generation) è stata selezionata l’opera „Play Bench“ di Denis Santachiara per la ditta Costa Paolo. La Marmomacc la vuole utilizzare nell’anno a venire per la sua promozione.
Numerose manifestazioni erano stati indirizzati in modo che gli architetti potevano accumulare crediti formativi visitandole.
„Technology for Creativity“ era il titolo di una discussione tra esperti. Durante il dibattito sono stati discussi vari aspetti in merito al lavoro artistico con i macchinari, del tipo:
* ci stiamo trovando ancora in una fase introduttiva delle nuove tecnologie, durante la quale esse vengono ancora utilizzate per sperimentazioni e non ancora realmente per la produzione;
* una volta il lavoro degli scalpellini di pietra era indirizzato alla costruzione delle cattedrali – oggi non si sa ancora bene, dove sta andando lo sviluppo nel mondo della pietra naturale;
* la tecnica offre delle opportunità senza precedenti a artisti e designer (parola chiave: Stonesculpture 4.0), ma non soppianterà l’uomo;
* con il titolo capovolto „Creatività per la Tecnologia“ la manifestazione avrebbe descritto meglio la situazione;
* I designer delle pietre naturali dovrebbero cercare di progettare i propri prodotti senza scarti di materiale. In questo senso ci sarebbe da riflettere sulla frase classica „L’artista toglie un po‘ di materiale e aggiunge in cambio la nuova forma“.
Noi mostriamo alcune foto di stand che abbiamo notato.
Marmomacc 2017, dal 27 – 30 settembre
Video neues Logo
Foto: Peter Becker
(29.10.2016)