„Eguale“ di Matteo Cavaioni. La forma archetipa della montagna suggerisce quella artificiale del diamante che si riflette in molteplici significati. Metafora dello scorrere del tempo, la sua configurazione, una clessidra che si può capovolgere, esprime l’identità degli opposti e l’invariabilità di ogni aspetto del reale. Come un antico riparo, ospita in maniera eguale ogni forma di vita.