Il cantiere lapideo più grande dell‘Europa: 9000 m³ di pietra arenaria per la Residenza di Berlino (Berliner Schloss – Humboldtforum

La residenza cittadina storica come viene ricostruita come Berliner Schloss – Humboldtforum.

Per la ricostruzione degli elementi di pietra arenaria della facciata si è arrivati a metà

Si tratta probabilmente del cantiere lapideo attualmente più grande in Europa: per la nuova costruzione della Residenza di Berlino (Berliner Schloss) – Humboldtforum viene utilizzata l’enorme quantità di circa 9000 m³ di pietre, questo su 22.500 m² di superfici di facciate storiche.

Prima alcune cose come orientamento: non stiamo parlando della residenza di Charlottenburg, ma della ex Residenza, chiamata una volta Residenza cittadina nel centro di Berlino. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il direttivo della DDR ha fatto abbattere l’edificio poco distrutto.

La residenza cittadina storica come viene ricostruita come Berliner Schloss – Humboldtforum.

A seguito di una decisione della Camera del Parlamento tedesco (Deutscher Bundestag), la Residenza viene ricostruita a partire da giugno 2013, e questo con il suo aspetto storico. Il suo elemento più marcato sono le ricche decorazioni barocche in pietra arenaria sulle facciate.

La costruzione allo stato grezzo a giugno 2015.

A giugno 2015 è stata finita la struttura al grezzo in cemento armato secondo la progettazione dell’ architetto italiano Franco Stella. Per quanto riguarda la ricostruzione delle facciate, a novembre si è arrivati a metà dell’opera.

Per poter reggere il carico dei pesanti elementi in pietra arenaria si mette una parete di spessore di 60 cm di mattoni davanti al muro in cemento armato.

Per poter reggere il carico dei pesanti elementi in pietra arenaria si mette una parete di spessore di 60 cm di mattoni davanti al muro in cemento armato.

TGli elementi in pietra sono stati murati nella parete di mattoni.

Gli elementi in pietra sono stati murati nella parete di mattoni. In modo supplementare ci sono degli ancoraggi in acciaio inossidabile come collegamento con il cemento armato dietro alla parete.

Questo particolare impegno e l’utilizzo di elementi lapidei a massello sono collegati al fatto che il committente e l’architetto avevano l’intenzione di fornire al progetto un’espressione di valore e di durevolezza.

TLa parete di mattoni tra gli elementi in pietra arenaria viene, a proposito, intonacata come mostra questo modello della sezione superiore della facciata.

La parete di mattoni tra gli elementi in pietra arenaria viene, a proposito, intonacata come mostra questo modello della sezione superiore della facciata. Il colore sarà una sfumatura di ocra com’era di moda tempo fa per la Residenza di Berlino. Alcuni schernitori definivano il colore come „Café au lait“, con riferimento all’ammirazione di allora per la cultura dei francesi.

Come nella Residenza originale viene utilizzata la pietra arenaria proveniente dalla formazione montuosa Elbsandsteingebirge vicino Dresda e rispettivamente la pietra naturale originaria dalla Slesia. I lavori sono stati eseguiti dalle ditte tedesche Bamberger Natursteinwerk Hermann Graser, Schubert Steinmetz- und Steinbildhauer, Hofmann Naturstein, F.X. Rauch e Sächsische Sandsteinwerke.

Comunque ci sono anche delle pietra artificiali nella facciata, in quelle parti che non vengono riprodotte storicamente.

Comunque ci sono anche delle pietra artificiali nella facciata, in quelle parti che non vengono riprodotte storicamente. Questo è, fra le altre cose, il lato esto dell’edificio affacciato al fiume Spree.

Per queste parti della facciata è stata sviluppata appositamente una pietra artificiale speciale, per la quale è stata utilizzata la polvere di pietra arenaria. Questo lavoro è stato eseguito dalla ditta Dreßler.

La quota di partecipazione della Germania alle spese complessive è di 478 milioni €. Poco tempo fa sono stati aggiunti ulteriori 15 milioni € che verranno utilizzati, fra le altre cose, per la creazione di un ristorante terrazzato.

Dalla regione federale Land Berlin arrivano 32 milioni €.

La ricostruzione delle facciate e altre particolarità dovrebbero arrivare da privati. Per questo scopo, un’associazione di promozione dovrà raccogliere complessivamente 105,5 milioni €.

„Il progetto sta rispettando sia il piano dei tempi che anche quello delle spese“, questo lo evidenziano i responsabili con sguardo alla miseria del nuovo aeroporto di Berlino. Entro l’estate 2018 dovrebbero essere conclusi i lavori.

Poi entreranno delle collezioni importanti con riferimento a delle culture extraeuropee nei due piani superiori.

Con questo, Berlino ottiene un centro straordinario delle culture mondiali di una volta: sull’adiacente Isola dei Musei ci sono le collezioni che riguardano da Babilonia agli Egizi fino alla Grecia e Roma; nella Residenza-Humboldtforum si troveranno delle testimonianze dei Maya Aztechi così come dei pezzi di esposizione provenienti dal Giappone e dalla Cina e dall’area del Pacifico.

Come di consueto in tutto il mondo, i donatori possono offrire del denaro per un elemento in pietra naturale nella facciata facendosi inserire negli annali dell’edificio.

Fondazione Stiftung Berliner Schloss – Humboldtforum

Donazioni

Foto: Peter Becker

Renderings: Fondazione Stiftung Berliner Schloss – Humboldtforum / Architetto: Franco Stella con FS HUF PG

La Residenza di Berlino (Berliner Schloss - Humboldtforum.

See also (tedesco):

 

 

 

 

(03.12.2015)