Insulto ai lettori (2): il settore lapideo dovrebbe presentarsi in modo estetico, non con prepotenza

Il settore lapideo dovrebbe presentarsi in modo estetico, non con prepotenza .

Le ditte stesse sono colpevoli se c’è gente che le rimprovera di deturpare il Paese

Nelle mail che riceviamo dai nostri lettori, spesso ci si lamenta che la concorrenza mette la pietra naturale sotto pressione con tante supposizioni scorrette. Noi invece abbiamo l’impressione che il settore lapideo stesso rappresenti male il suo materiale. Questo fatto lo tratteremo – quasi come insulto ai lettori – in una serie ad intervalli irregolari.

Questa volta: la produzione delle pietre naturali deturpa il paesaggio.

Naturalmente, questi argomenti non sono stati soggetti ad una riflessione approfondita, visto che anche il cemento, la ceramica o i metalli creano buchi nel paesaggio, perché sabbia, argilla o minerali non cadono dal cielo.

Tutto ciò che l’uomo produce viene sottratto in forma di materia prima dal pianeta. Solo il legno è un eccezione, insieme alle altre risorse rinnovabili.

Ma il modo in cui gli operatori del settore pietre naturali presentano per esempio le proprie cave, mostra effettivamente spesso distruzione e fornisce a volte addirittura l’impressione che il settore abbia piacere di dare questa immagine di se stesso.

L’immagine in alto è esteticamente bella, quella inferiore (soltanto una sezione più grande dell’immagine) mostra un paesaggio rovinato.

Un esempio di questo viene dato da una presentazione di slides di una pagina web cinese (http://www.zxmarble.com): l’immagine in alto è esteticamente bella, quella inferiore (soltanto una sezione più grande dell’immagine) mostra un paesaggio rovinato.

La presentazione di una cava in tutta la sua bellezza e con il suo fascino è un difficile atto di bilanciamento.

Ma non basta. Un’altra cosa altamente controproducente è anche di presentare sempre gli auto caricatori a ruote, questo in tutte le angolazioni (e possibilmente da viste da sotto).

Infatti i mezzi con le ruote e le pale gigantesche rappresentano nei media la distruzione dell‘ambiente, così come le nuvole di fumo da torri di raffreddamento sono il simbolo per il rilascio di gas a effetto serra (anche se in realtà è vapore acqueo puro che esce dalle bocchette).

Qui il problema del settore lapideo sta in realtà nella psiche delle persone rilevanti: alcuni di loro sono in realtà dei ragazzini che vorrebbero giocare ancora nella sabbiera.

Allora sarebbe meglio non mostrare la tecnica?

Invece si, in ogni caso, perché fa parte del settore.

Inerente a questo mostriamo la pagina web di una ditta di legno della Svizzera (http://www.gasserholz.com/), perché anche il settore del legno taglia i suoi tronchi di alberi con il telaio.

Il dettaglio interessante sulla foto è la strisciolina rossa, la quale deriva, forse, ma non lo sappiamo, da un laser. Questo elemento minuscolo alza tutta l’immagine nella sfera del high-tech.

Il dettaglio interessante sulla foto è la strisciolina rossa, la quale deriva, forse, ma non lo sappiamo, da un laser. Questo elemento minuscolo alza tutta l’immagine nella sfera del high-tech.

E la sfera high-tech gode dell‘immagine di non creare danni a uomini e natura, anche se consuma energia, acqua etc.

Una domanda alla fine: il settore lapideo potrebbe essere classificato nella sfera high-tech?

Naturalmente.

Perché: perfino nelle cave oggi (nella maggior parte dei casi) non si usa più l’esplosivo, ma si taglia – dolcemente- con la fune diamantata.

Senza parlare dell’utilizzo di CNC e Waterjet, che segue nella lavorazione.

Per questo motivo: il settore lapideo ha urgentemente bisogno di donne con il potere decisionale.

Ma questo è già un argomento per un altro insulto ai lettori.

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(29.04.2016)