Marco Piva ha ristrutturato l‘albergo „con design moderno conservando lo stile liberti degli anni 1930“
Il lusso era ed è il marchio dell’Hotel Excelsior Gallia direttamente presso la stazione centrale di Milano, dove era stato aperto nel 1932 con il nome „Palazzo Gallia“ come edificio in stile liberti. Alcuni anni fa l’albergo è stato modernizzato e riaperto in occasione dell‘Expo 2015, ampliato di un’ala. La progettazione era di Marco Piva, architetto e designer milanese noto per la sua passione per le pietre naturali.
Per la modernizzazione sono stati utilizzati circa 8.000 m² di marmo in 30 tipi.
Partiamo dal 7imo piano e vediamo in che modo e dove Piva ha utilizzato del marmo.
Nella parte alta dell‘albergo non si trova soltanto la Katara Suite (che sembra che costi 20.000 Euro a notte). Qui c’è anche la piscina con numerosi ulteriori impianti per la salute.
Per la piscina Piva si è ispirato a una caverna o a una cava, come si legge nella cartella stampa. „Una sensazione di magia e benessere“ voleva generare. Questa zona è aperta anche a dei visitatori esterni.
Al 7imo piano si trova anche la stanza per la terapia con sali dell’Himalaya, dove vengono aggiunti sali e essenze oleose al vapore acqueo caldo (foto in alto).
Una scala porta nella zona SPA riservata agli ospiti dell’albergo.
Li si trova il luogo per i bagni caldi (Calidarium). Marco Piva voleva creare anche qui un’atmosfera „magica“ per il „benessere assoluto“. Numerosi ulteriori impianti su questo piano come le docce emozionali o le cascate di ghiaccio offrono le novità più recenti sviluppate dalla tecnica per l’ambito del wellness.
Nei piani sottostanti il marmo appare spesso nelle camere e anche nella hall. L’obiettivo di Marco Piva era quello di „usare del design moderno conservando contemporaneamente il ricordo allo stile liberty degli anni trenta.
Il progetto è stato presentato durante la Marmomacc 2016 nell’ambito delle selezioni primarie per l’Archmarathon Stone Award 2018.
Noi mostriamo alcune foto, senza cronologia, sull’utilizzo di pietre naturali nell’albergo.
Foto: Andrea Martiradonna
(29.11.2016)