(Settembre 2013) „Lithic Tree“ (Albero in pietra), così il Professore Giuseppe Fallacara dell’Università di Bari e la ditta francese SNBR chiamano la loro idea di costruzione con la quale si possono costruire anche dei padiglioni. Per questo sistema vengono assemblati dei moduli in pietra naturale per formare colonne e archi – i cavi di acciaio tiranti che attraversano gli elementi di pietra conferiscono stabilità.
Sono già state fatte delle sperimentazioni con i prototipi, come mostra una pagina Facebook.
Con grande aspettativa si può attendere il progetto „Opus-Motus“ di Raffaello Galiotto e Lithos Design: si tratta di un disco girevole sul quale sono stati assemblati diversi tipi di pietra in vari colori. Quando il visitatore mette il disco in movimento, si creano nuovi disegni e sfumature di colore.
Il progetto „Flexible Stone“ mostra dei lavori di design sviluppati da studenti dell’Università di Ferrara. L’obbiettivo era quello di creare dei prodotti per spazi interni e esterni.
Nell’ ambito dell’iniziativa „Marmomacc LAB“ questa volta dovrebbe esserci un percorso attraverso la fiera che guida i visitatori agli stand dove „possono interagire direttamente con dei materiali lapidei “, come si legge in un comunicato stampa.
Adesso ci ha raggiunto un ulteriore annuncio: un engineered stone prodotto dalla ditta italiana Romaxx in Cina si chiama „Teltos Light & Fluid“, e viene presentato nel padiglione 10, stand D6. Il materiale è „colorato, curvabile e ultraleggero“, così si legge nel materiale per la stampa.
Marmomacc, dal 25 al 28 settembre 2013
(11.09.2013)