Fiere: Xiamen consolida la propria posizione

(Aprile 2011) Un evento nel contesto della fiera di Xiamen merita una menzione a parte: il primo giorno di fiera si è svolta la posa della prima pietra per il Xiamen International Stone Center. Esso avrà una superficie espositiva di 10.000 m² offrendo, inoltre, nei piani sovrastanti, spazi per gli uffici di un numero di imprese tra 250 e 300. Notevole è in questo caso che anche delle aziende estere possono prendere degli spazi in affitto, come diceva Rochester Xu, presidente della nuova struttura e capo della ditta Tongho Stone.

Facendo ciò, l’Up, così il titolo abbreviato della struttura, non solo si vuole consolidare l’importanza della regione di Xiamen come centro dell’industria lapidea cinese. Da un comunicato stampa si evince che le visioni vanno oltre l’ambito nazionale: Up è destinato a svilupparsi per diventare „sede principale e centro del commercio globale delle pietre“ e svolgere un ruolo di guida anche per „i test di materiali, la ricerca e la logistica“.

Il centro nuovo nasce nel parco tecnologico del distretto Hulli nelle vicinanze dell’aeroporto e di altri punti importanti dell’infrastruttura. Secondo il comunicato stampa viene finanziato dalle imprese lapidee più grandi di Xiamen con il supporto della camera di commercio di riferimento e del distretto. Il termine dei lavori è programmato per la fine del 2012.

La cerimonia di apertura in pieno campo era una rappresentazione dal vivo del modo di vivere cinese: ragazze di saluto in abiti rossi con stola bianca mettevano dei mazzetti di fiori agli ospiti, batteristi scatenati facevano tremare l’ambiente, e quando erano stati fatti tutti i discorsi, i cannoni marziali sparavano coriandoli nell’aria – sopra ogni cosa tuonava, questa volta, la marcia di Radetzky. A si, la prima pietra: per occhi occidentali era una vera e propria lapide.

contatto: Rochester Xu (Mail)

Anche la fiera in se stessa vuole continuare a crescere. Là dove l’anno scorso c’erano delle tende per gli espositori, quest’anno c’era un grande scavo. Oltre allo spazio espositivo di 105.000 m2, già a disposizione, è previsto che si aggiungeranno fino al prossimo anno 10.000 m2 e fino al 2013 ulteriori 30.000, come ha comunicato la fiera su richiesta.

Numeri in crescita c’erano per gli espositori e per i visitatori da questa 11^ Xiamen Stone Fair come nel decennio precedente (vedi tabella sotto). Per questo il commento di un relatore italiano, pubblicato nel Newsletter del Consorzio CosMaVe della regione attorno a Carrara: „Come previsto, Xiamen sta effettivamente diventando l’evento numero uno del settore della pietra nel mondo.“

Non c’è nulla da aggiungere a questa nozione. Però noi abbiamo avuto, durante la fiera, un’impressione completamente diversa del collega per quanto riguarda l’argomento dei prodotti di design. Mentre lui scrive che non ha visto niente di veramente interessante da parte delle imprese cinesi („Si può insegnare a segare, lucidare e tagliare, ma il buon gusto, l’originalità, l’inventiva non si insegnano“), noi abbiamo trovato, rispetto all’anno precedente, un numero notevolmente più grande di aziende che già hanno fatto un bel pezzo della via del buon design.

Però: mentre in alcuni posti dell’ovest si intende per design un tipo di conferimento di forme senza scopo e con delle stravaganze estreme, la Cina si presenta in modo terra terra. Il gruppo di mira per quello che viene creato là di nuovo, non sono i ricchi, ma il ceto medio superiore. Presenteremo, nelle prossime edizioni, alcune ditte.

Da un’altra parte, però, siamo nuovamente della stessa opinione del collega italiano: il plagio sta prendendo una dimensione insopportabile, anche per i prodotti di design. Come esempio mostriamo delle foto dello stand della ditta Hao Gong Fu: questa ha esposto delle copie 1:1 dei prodotti della ditta italiana Lithos Design. E questo nemmeno bastava. Sul retro del loro biglietto da visita si utilizzano le immagini del catalogo italiano.

Quì è richiesto l’intervento dell’associazione cinese. Essa potrebbe insediare nel suo Xiamen International Stone Center un’istituzione per accogliere delle proteste per la non osservanza del diritto d’autore.

In generale sembra essere arrivato il momento di affrontare il plagio con un’azione a livello globale. Per questo ci si potrebbe orientare ad un’azione della Stone+tec a Norimberga: lì gli espositori hanno la possibilità di ottenere una così detta protezione di priorità, la quale commenta che sono stati i primi in fiera con un determinato tipo di design.

Ora, sarebbe pensabile che tutte le fiere importanti introducano un tale tipo di registro delle priorità, mettendolo in internet su una pagina comune. Anche se questo sicuramente porterebbe a delle controversie e senz’altro anche a delle registrazioni doppie, già soltanto l’esistenza di un tale mezzo potrebbe avere un effetto deterrente per alcuni malfattori cronici.

Insopportabile è anche un’ulteriore osservazione del collega italiano: come scrive lui, un’impresa cinese ha offerto un presunto Marmo Portoro in una misura non fattibile. Guardandolo più da vicino si notava che erano stati semplicemente incollati due parti. Tali azioni di imbroglio rovinano la rispettabilità di tutto il settore tra architetti e consumatori.

Mostriamo alcune foto di idee esposte in fiera.

Xiamen Stone Fair, dal 06 al 09 marzo 2012.