Un insolito colloquio sta per andare in scena alla Lisson Gallery di Milano, al 18 luglio 2014. Una discussione o conferenza tra cinque distinti relatori dei primi anni dell’era moderna, persone dotate di pensiero radicale e dalle politiche rivoluzionarie. I busti di pietra del artista messicano Pedro Reyes che ritraggono Karl Marx, Lev Trockij, Vladimir Lenin, Frida Kahlo e David Alfaro Siqueiros, sono collocati all’interno dello spazio della Galleria come se si trovassero coinvolti in una conversazione profonda.
Benché questo gruppo non potrà mai trovarsi riunito in un’unica stanza, tutti loro sono legati dalla comune ideologia Comunista derivata dal Marxismo e diffusasi nel corso della prima metà del XX secolo attraverso un’estesa rete internazionale di artisti, filosofi e intellettuali dalle idee simili. Pedro Reyes è specializzato nella creazione di simili situazioni ipotetiche e di possibili storie parallele, realizzate attraverso modalità teatrali, esperienziali o, come in questo caso, scultoree.
All’esterno, nel cortile, è collocata un’installazione in marmo composta da più parti intitolata „Colloquium” (2013), un lavoro che consiste nell’intersecarsi di forme diverse poste in dialogo l’una con l’altra e che nonostante la loro conformazione – ogni forma rappresenta una vignetta vuota che parla secondo un preciso registro – suggerisce che una qualche comunicazione tra loro possa esistere, senza o aldilà delle parole.
Reyes ha organizzato per diverso tempo seminari mobili ad hoc – specialmente per la sua clinica itinerante „Sanatorium“ (2011- 13), con la quale invitava i partecipanti a sottoporsi a inaspettate terapie, basate su risorse in bilico tra psicodramma, ipnosi, sciamanismo e gestione della rabbia. Come anche per „The People’s United Nations“ (2013), che prevedeva un alternativo raduno di delegazioni di immigrati Newyorkesi, provenienti da ogni stato membro o stato osservatore realmente rappresentato nelle Nazioni Unite.
Per la sua seconda esposizione personale presso Lisson Gallery, Reyes ha dato concretezza al suo continuo interessarsi alle forme di coesione sociale e morale attraverso la forma statica della scultura, come se queste si fossero bloccate o ghiacciate nell’atto di uno scambio e di una discussione. Le cinque personalità storiche, ognuna delle quali è scolpita in pietra vulcanica, richiamano le forme spigolose di artisti come Amedeo Modigliani, Costantin Brancusi o Umberto Boccioni, mentre il Colloquium marmoreo è in debito con gli assemblaggi scultorei di Isamo Noguchi: riferimenti che Reyes utilizza per posizionare i propri personaggi e le proprie idee tra le pietre miliari del Modernismo Occidentale.
Pedro Reyes ha conquistato l’attenzione internazionale grazie a progetti su larga scala che prendono spunto da problemi sociali esistenti e immaginano soluzioni per un mondo più felice.
Lisson Gallery, Milan
translation: pebe