L’idea di Utilizzare le pietre naturali in modo ragionevole per mobili della vita quotidiana fallisce spesso a causa del peso del materiale. A meno che, e questo lo dimostra il designer newyorkese Joe Doucet con i suoi tavolini „Annex“. Si costruisce il pezzo complessivo da singoli elementi che vengono assemblati.
I due tavolini sono nati per commissione del Cooper-Hewitt National Design Museum di New York, che desiderava qualcosa di particolare per la New York Design Week 2014. Il materiale è marmo Arabescato dalla regione intorno a Carrara. La superficie è levigata a mano.
„Ogni pezzo doveva avere la stessa tessitura, come me la immagino toccando una gamba del Davide di Michelangelo“, così scrive il designer. Però, non doveva nascere un’opera d’arte, ma un prodotto per la vita di tutti i giorni, che crei, inoltre, meno scarto possibile. I necessari tagli precisi li rende possibili la tecnica waterjet.
I tavoli vengono commercializzati soltanto tramite il negozio online del museo. Vengono forniti sfusi in un pacchetto basso. Due persone possono assemblare i 3 pezzi singoli con pochi passaggi.
Doucet evidenzia che con questi mobili da assemblare emerge il contrasto tra materiale nobile e semplice funzionalità.
2650 US-$, così costa sia la variante con 24’’ (60 cm) di altezza e una lastra con 16’’ (ca 40 cm) di lunghezza di coste, sia anche l’esemplare più basso con 13’’ (ca 33 cm) di altezza e 26’’ (ca 66 cm)di lunghezza di coste.
Cooper-Hewitt National Design Museum, Shop
Foto: Kendall Mills
(26.09.2014)