Nel settore delle pietre girano i Liszt e i Beethoven del marmo e del granito

Da alcuni anni è in atto un processo di modernizzazione nel settore delle pietre. Durante la Marmomacc di quest’anno a Verona si potevano nuovamente vederne degli esempi. Noi li presenteremo in modo dettagliato nelle prossime edizioni.

Per comprendere il significato di questi updates legati alle pietre, ritorniamo indietro di circa 200 anni e diamo un’occhiata alla costruzione dei pianoforti. Questa ha subito un cambiamento incredibile, portato avanti da musicisti eccentrici e reso possibile da nuove tecniche.

Uno dei pianisti più famosi di quei tempi era Franz Liszt, che colpiva i tasti talmente forte durante le sue esibizioni che spesso il pianoforte si spaccava.

Questo effetto era tanto desiderato dal pubblico e accolto con euforia, mentre un gran numero di signore perdeva rumorosamente i sensi.

Per questo bisogna sapere che i pianoforti di allora erano costruiti esclusivamente in legno. Erano più simili ad un cembalo che allo strumento di oggi..

Le performance musicali di Liszt e di altri showstar come Beethoven hanno contribuito a stimolare i costruttori degli strumenti ad inserire la ghisa, allora ancora innovativa nel pianoforte. Un’ulteriore innovazione importante deriva dalla produzione del filo di metallo. Da allora infatti è possibile creare delle corde spesse per i suoni profondi.

Alla fine si è arrivati al pianoforte di oggi. Il suo nome curioso riflette la meraviglia dei contemporanei di poter suonare con esso veramente ad alto volume oppure ad un volume molto basso.

Il suo formato grande è il piano a coda, anch’esso ricco di ferro nei suoi interni.

Nel settore della pietra sono attualmente i designer dei prodotti -per niente eccentrici- che spingono lo sviluppo. In prima linea sono attivi gli italiani, ma anche da altri paesi arrivano delle idee innovative. Essi pretendono delle cose nuove dalle tecnologie attuali come la macchina CNC, la sega a fune o la waterjet, delle quale prima non si osava nemmeno sognare.

Questo è buono per il settore delle pietre. Infatti non soltanto ottiene dei prodotti nuovi, ma il materiale riesce ad affermarsi con un’immagine moderna..

Contemporaneamente significa comunque anche che l’antico romanticismo di martello e scalpello viene messo in secondo piano.

Una cosa analoga si è verificata nel mondo della musica 200 anni fa.

Un bell‘ episodio racconta di un pianista, che era riuscito a completare la strumentalizzazione di una poesia a tarda ora e ne era così entusiasta che aveva messo sotto braccio il suo pianoforte in legno, aveva suonato il pezzo al poeta e gli aveva fatto sentire l’opera con entusiasmo „non raffreddato“, così riportano le fonti.

I vicini di casa non si erano divertiti.

Essi hanno procurato un raffreddamento e una fine tempestiva della scena romantica, facendo spostare i due per il resto della notte sulla strada.

Caricatura di Franz Liszt su un pianoforte di vecchia costruzione completamente in legno (presumibilmente 1845). Fonte: Wikimedia Commons(14.10.2014)